TRA PRIMARIE E GAZEBARIE LA CONFUSIONE DI CENTROSINISTRA E CENTRODESTRA
Non si può certo dire che i politici abbiano le idee chiare.Cadute le vecchie contrapposizioni ideologiche ormai schieramenti storicamente opposti finiscono per condividere la confusione. Il pd rivendica la democraticità delle primarie, ma poi si ritrova a fronteggiare contestazioni interne, con ricorsi e minacce di scissione. Il centro destra rompe l’accordo sulla candidatura di Bertolaso e Salvini ripropone la candidatura della Meloni. Ma Berlusconi insiste e organizza le “gazebarie” una sorta di primarie con un solo candidato. Come andrà a finire? qualcuno dovrà fare un passo indietro. Berlusconi ritira la candidatura di Bertolaso dopo che si è esposto in prima persona? Salvini tornerà sui suoi passi e accetterà Bertolaso dopo averlo disconosciuto riproponendo di nuovo ka Meloni? Ipotesi improbabili e nel frattempo spuntano formule di compromissione. Meloni sindaco e Bertolaso il suo vice. Tanto la Meloni è incinta e Bertolaso si troverà comunque ad amministrare Roma. A questo punto direi con buona pace per le sorti della capitale. Se il centrodestra piange il centro sinistra non ride. Con i cinesi che votano a Milano, con i reclutati a Napoli, con un numero di votanti dimezzato a Roma. Ma sono voti veri sottolinea il presidentre del partito Orfini e quindi ci si interroga sulla qualità dei voti delle precedenti primarie. Bassolino attacca e lascia intravedere l’ipotesi di una sua candidatura nonostante l’esito delle primarie.Bersani si scaglia contro l’Italicum e D’alema non esclude la scissione. In una situazione così indefinita chi ha il vento in poppa è certamente il presidente del consiglio Renzi che a chi contesta il suo essere di sinistra continua a sventolare l’assegno degli 80 euro e che con tanta determinazione traccia il suo cammino verso il cosiddetto partito della nazione che in molti definiscono la riproposizione della vecchia Democrazia Cristiana. E intanto sono sempre più gli italiani che arrancano stritolati dalle difficoltà economiche.