ROTTURE E DEFEZIONI IMPENSIERISCONO BOSSI CHE VORREBBE UN RECUPERO ORMAI IMPOSSIBILE.
Umberto Bossi lo ha capito, cacciare via Tosi dalla lega è stato uno svarione come dice lui. Cerca di porvi rimedio invitando il sindaco di Verona a rientrare.Tosi ringrazia e manda a dire “che me lo chieda Salvini”. Un modo per dire no grazie.La sua cacciata è stata fortemente voluta dal segretario lumbàrd,una tale ipotesi significherebbe ammettere il proprio fallimento.La tensione nella Lega nord ormai è palpabile. Salvini rilancia e lancia anatemi ” Chi è uscito dalla Lega finirà come un verme”, duro nell’espressione e nella terminologia continua a dire che Zaia stravincerà. Lo diceva anche per la Le Pen in Francia dove invece ha vinto Sarkozy. Nel frastagliato panorama politico italiano la supponenza non sempre paga. Dopo aver scelto Le Pen e Casa Pound ha trattato con sufficienza possibili alleati facendo la voce grossa anche con Berlusconi. Un pò l’over exposition, è stato proposto dai media in tutte le salse,un pò le rotture e le defezioni all’interno della Lega sembra abbiano arrestato la sua corsa nei sondaggi. In questo senso si può capire la preoccupazione di Bossi,a cui non manca certo l’intuito politico, nel cercare di recuperare il rapporto con Tosi, temendo tra l’altro che anche l’ipotizzata alleanza con Berlusconi possa naufragare. Sceglieranno i veneti dice il segretario lumbàrd indicando sprezzante che la sfida non è tra Tozi e Zaia ma tra Alfano e Zai negando pure il ruolo di avversario al sindaco veronese che ormai si muove spedito nella ricostruzione di un’area moderata di centro destra.Slogan e attacchi sessisti alla candidata del Pd Alessandra Moretti hanno caratterizzato le polemiche di questi giorni con toni ed espressioni che niente hanno a che vedere con un confronto elettorale democratico.