PROVE REGIONALI PER UN TEST NAZIONALE. PARTITI E ALLEANZE PER LA PRIMA VOLTA DELL’ITALICUM.
Al di là del governo dei territori le competizioni regionali hanno la valenza di un test. I loro risultati oltre a designare i nuovi governatori daranno indicazioni sui possibili scenari politici che si decideranno per la prossima sfida nazionale alla luce della nuova legge elettorale. Il perno dello scenario politico è oggi certamente Matteo Renzi. Sarà lui ormai a decidere intanto quando si andrà a votare. Il premio di maggioranza sarà attribuito alla lista che avrà ottenuto più voti e non alla coalizione. Ci sarà la lista del pd che non dovrebbe raggiungere il 40 per cento e che quindi dovrebbe affrontare il ballottaggio. Al secondo posto dovrebbe esserci il movimento cinque stelle che ipoteticamente quindi sarebbe lo sfidante dei democratici. A questo punto c’è da chiedersi cosa faranno tutti gli altri. La lega non si dimostra molto propensa alle alleanze, dopo lo strappo con Tosi ha messo in piedi un’alleanza sfilacciata con Berlusconi ormai in caduta libera. Si guarda con interesse alle elezioni in Veneto dove potrebbe delinearsi la formazione di un’area di centro destra moderata tra il movimento di Tosi e Area Popolare che dovrebbe collocarsi tra Salvini e Renzi. Per fronteggiare Renzi sarà necessario confluire in una unica lista, ma l’Italicum con il 3 per cento di sbarramento consente anche alle piccole formazioni di avere una sua rappresentanza in parlamento. A qualcuno potrebbe bastare questo. E così tra i cinque stelle che disdegnano le alleanze,tra Salvini arroccato su posizioni estremistiche e le varie formazioni a cui potrebbe bastare qualche seggio , la novità potrebbe essere rappresentata dalla nuova formazione di centro destra moderato e dalla sua capacità di attrazione. Si determinerebbero così quattro poli e presumibilmente la vittoria di Renzi a questo punto potrebbe essere scontata, ma sarebbe possibile riuscire ad individuare la possibilità di un’ alternativa che allo stato attuale manca. Questo lo scenario in una definizione semplicistica, direi a bocce ferme. Si certo perchè le situazioni potrebbero sconvolgersi alla luce degli eventi che continuamente insidiano il governo chiamato a far quadrare i conti e a tappare le falle non previste . La sentenza della Consulta sulle pensioni e la corsa al recupero dei miliardi che dovranno essere rimborsati ai pensionati. E’ prossima un’altra sentenza della Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi sul blocco dei contratti collettivi del pubblico impiego. Se dovesse essere dichiarato incostituzionale il governo dovrebbe trovare circa altri dodici miliardi da restituire. A ciò aggiungiamo i vincoli europei, la gestione degli immigrati , la riforma della scuola. Si capisce a questo punto che tutto può succedere e che di certo in questa situazione politica c’è solo l’incertezza.