Le regionali spaccano i partiti e si disegna una nuova geografia politica.
Sulle prossime elezioni regionali si concentrano tensioni e spaccature. Dopo l’espulsione di Tosi dalla Lega e conseguente candidatura a governatore del sindaco veronese , il rischio rottura si avverte in Forza Italia dove Raffaele Fitto minaccia di candidarsi a governatore in Puglia con proprie liste civiche. Due percorsi molto simili tra di loro. Sia Salvini che Berlusconi hanno designato un proprio candidato , Zaia e Schittulli. Entrambi rispettivamente accettati sia da Tosi che da Fitto. L’oggetto del contendere non è tanto la designazione del candidato governatore quanto la formazione delle liste. Niente liste civiche targate Tosi e niente candidati nelle liste di Forza Italia vicini al parlamentare ribelle. Nella Lega ormai il contrasto è stato acclarato e la sfida tra Tosi e Zaia è aperta. In forza Italia la tensione è ormai alle stelle e Fitto pare si prepari ad una scelta simile a quella di Tosi con candidatura e proprie liste civiche. E naturalmente non mancano dissidi per quanto riguarda le alleanze. Berlusconi, nonostante il piglio arrogante di Salvini sembrerebbe orientato a stringere con la Lega nord, certamente non per le affinità caratteriali quanto per i rapporti esistenti tra Zaia e la compagine locale di Forza italia. Tosi dal canto suo presenterebbe solo liste civiche all’interno delle quali potrebbero trovare spazio esponenti di una possibile coalizione.Se una volta la competizione elettorale si faceva sui programmi, che comunque poi venivano sistematicamente disattesi, adesso è un gioco di potenza tra i vari leader. Le spaccature comunque disegnano una nuova geografia politica. Nel veronese la parte del leone la fa il sindaco Tosi, un sondaggio gli attribuirebbe il 37 per cento , seguito da Zaia con il 33 per cento e dalla Moretti con il 24.