LE MANI DEI FIGLI SULLA COSTITUZIONE DEI PADRI.
Mettere le mani sulla Costituzione. Si capisce, ormai è vecchia. Talmente vecchia che in larga parte è ancora inattuata. Ma per un governo giovane è normale demonizzare tutto ciò che viene dal passato. Il senato,ad esempio, per la sua etimologia latina che rimanda all’aggettivo senex e alla senilità che a quanto pare oggi è solo sinonimo di demenza. Se proprio dobbiamo farlo, perché non abolire la camera considerato che è anche più affollata? Ma è proprio un’antipatia diffusa ormai, già da quando si era ipotizzato di cambiare il logo della capitale da SPQR in Roma city. Si discute di abolire il bicameralismo perfetto, di aumentare il numero di firme necessarie per indire un referendum popolare, di cambiare le modalità di elezione del Presidente della Repubblica. E a farlo è un governo che di sicuro agisce in maniera legittima, ma (attenzione!) lo fa anche in maniera legittimata? L’elegante sistema democratico che i padri costituenti ci hanno donato, in un insolito momento di lucidità storica, funziona a patto di non bloccarne nessun ingranaggio. Il presidente della Repubblica rappresenta l’unità nazionale, è un organo di garanzia che sorveglia l’attività legislativa. Certo, è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri, ma questi ultimi sono pur sempre i rappresentanti eletti dal popolo! Ah no aspetta, dimenticavo…. Abbiamo già il terzo governo consecutivo di “nominati” che non rappresentano altro che se stessi, di parlamentari che nessuno ha scelto e che sono lì in virtù di un premio di maggioranza, di presidenti della repubblica che sono ovviamente espressione di questa compagine politica più unita e unitaria che mai, nel senso che non si rintracciano più differenze nelle rispettive matrici ideologiche, e che pertanto sono controllori scelti dai controllati. Garanzie solo della sopravvivenza di un sistema distorto. Si emanano “leggi canguro” per saltare le approvazioni di interi gruppi di emendamenti. Alla buona scuola evidentemente sta antipatico il latino, mentre gli animali,dato che impazzano nei video di youtube, li possiamo usare. Se la corte costituzionale mette bocca, la si accusa di andare oltre alle proprie competenze e però… però, si mettono le mani sulla Costituzione. Lo si fa in silenzio, nell’indifferenza ormai dilagante degli Italiani a causa di un’ignoranza un po’ imposta un po’ voluta da parte loro. Con le pance piene, con i giovani visi sornioni, si procede spediti nella riforma di un testo emerso come risultato faticosamente ottenuto dalle polveri di un dopoguerra. E davvero si capisce quanto sia difficoltoso l’esercizio della libertà. “Non è la stessa cosa per il dispotismo. Questo si presenta spesso come la soluzione a tutti i mali sofferti: esso è il sostegno del buon diritto, il difensore degli oppressi,il fondatore dell’ordine. I popoli si addormentano in seno alla prosperità momentanea che esso fa nascere e, quando si svegliano, sono già in decadenza. La libertà,invece, nasce ordinariamente in mezzo agli uragani, si stabilisce faticosamente in mezzo alle lotte civili e, solo quando essa è già vecchia, se ne possono cogliere i benefici”. (Tocqueville, 1831). Voglio dedicarlo all’importanza di essere giovani.