IL POTERE ROSA IN CAMPO PER SOSTENERE ALESSANDRA MORETTI
Tre ministre e una presidente di regione, uno schieramento rosa per supportare la candidatura di Alessandra Moretti alla presidenza della Regione Veneto. Forse una mossa riparatrice dopo l’uscita di Renzi che nel dire vinciamo 6 a 1 aveva praticamente dato per per perso il Veneto. Così’sul palco dell’auditorium della fiera di Verona le ministre Maria Elena Boschi, Marianna Madia e Roberta Pinotti, e la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani hanno dato vita ad un momento di celebrazione elettorale con interventi alternati alla proiezione di video promozionali. Una task force tutta al femminile che hanno definito come un qualcosa che non si era mai visto. Beh l’effetto scenico c’era tutto e in effetti non capita spesso di vedere una rappresentazione del potere tutta al femminile. Può darsi che ciò possa avere il suo effetto a livello di campagna elettorale, ma sicuramente non è espressione di alta politica. Il potere non ha genere, non è nè maschile nè femminile. Si esprime attraverso scelte,capacità di gestire il paese, la determinazione nell’affrontare gli ostacoli. Il potere può fare delle cose buone e delle cose non buone, spesso richiede cinismo e durezza. Renzi uomo di potere non è andato tanto per il sottile nel far fuori Letta, suo compagno di partito che la sua ambizione ha trasformato in avversario. Il potere certo ha tante facce e le ministre ne rappresentano un’ espressione, di immagine certamente, ma finiscono poi per ratificare le decisioni del vero e unico capo di cui diventano ambasciatrici . In campagna elettorale hanno elencato con enfasi le riforme varate dal governo, enfatizzandole, cosi come hanno enfatizzato la presenza femminile , come se questa potesse bastare a qualificare in chiave positiva l’azione di governo. Il potere e l’intelligenza non hanno sesso e quindi non potranno mai essere una prerogativa di genere.