GRILLO A PALERMO RIACCENDE LE STELLE E SI RIPRENDE IL MOVIMENTO
di Gianni Manzo
Uno vale uno ma alla fine Grillo li vale tutti. Si era messo di lato per far cresecere una classe dirigente, ma le lotte all’interno del movimento lo hanno costretto a ritornare. Si è ripreso il partito e lo ha fatto alla sua maniera, sul palco rispolverando lo spirito originario, quello del Vaffanculo per intenderci. Preoccupato della perdita dei consensi rilevati dai sondaggi è tornato ad arringare il popolo incazzato senza nessun riguardo e naturalmente con le sue invettive nei confronti dei giornalisti che in un primo momento pensava di rendere inutili con lo streaming. Un ritorno allo spirito del passato che però non è più proponibile.Ormai sono forza di governo e non si governa col vaffanculo. Serve una classe dirigente,un termine che a Di Battista fa venire le bolle, che comunque è indispensabile per amministrare. Quella classe dirigente che la Raggi a Roma non è ancora riuscita a mettere su. A riguardo Grillo è stato perentorio : “Decide la Signora”. Un modo come dire che se fallisce la responsabilità è tutta sua. La vittoria dei 5stelle a Roma è stato un evento di grande rilievo, era normale che su di loro si accendessero le luci dell’informazione.Sono emersi i problemi , conflitti interni, incapacità. Per loro che ormai hanno spento lo streaming una cosa insopportabile . La sindaca non ha voluto mancare all’appuntamento di Palermo con la sua gente, con il clima della festa che l’ha indotta a ballare. La sua gente, i pentastellati , un momento di svago che le ha fatto dimenticare che l’altra gente , i Romani in questa fase hanno certamente poca voglia di ridere e ballare. Adesso il movimento è nelle mani di uno dei suoi principali proprietari e tutti gli amministratori disobbedienti dovranno versare 150 mila euro di penalità. Un popolo incazzato che si è temporaneamente allontanato dalla democrazia. Un aggregato eterogeneo che si infiamma quando il loro leader grida Vaffanculo e fa il gesto dell’ombrello. In passato c’è stato un altro leader che riusciva ad infiammare le folle, gridando “Me ne frego!”