Un paese corrotto con tante chiacchiere anti-corruzione.
Grande o piccola la corruzione è diffusa nel nostro sistema. Si va dai grandi appalti alle piccole truffe che non indignano più di tanto i cittadini che sembrano rassegnati a questo malcostume dilagante
“Facciamo vedere al mondo cosa siamo capaci di fare” Si era espresso così il premier Renzi in merito all’andamento dei lavori dell’Expo. E poi arriva l’ennesimo scandalo, corruzione negli appalti. Ecco quello che facciamo vedere al mondo è proprio questo aspetto che ci contraddistingue. Ogni qualvolta c’è in ballo una grande opera inesorabilmente vengono a galla episodi di corruzione. Un sistema malato , noto , che si è giovato di una rassegnata tolleranza dei cittadini. A parte le prime reazioni fomentate dall’informazione mediatica e la conseguente indignazione, tutto finisce spesso nel dimenticatoio , salvo poi ripresentarsi per un nuovo scandalo.Una malattia endemica di cui soffre il nostro sistema e dalla quale è difficile guarire. A far notizia certamente sono i grossi scandali , quelli relativi al Mose di Venezia, all’alta velocità, all’expo di Milano, ma il germe della corruzione e dell’imbroglio è molto diffuso anche nei comportamenti quotidiani della gente comune. Mi ha fatto riflettere il comportamento di una signora che al supermercato nel pesare la frutta metteva il ditino sotto la bilancia per alleggerire il peso. Lo ha fatto più volte è stata sorpresa e denunciata. Cos’è che l’ha spinta a farlo? Certamente non il guadagno, si trattava di pochi spiccioli, non si può neanche ipotizzare uno stato di necessità.Viene da pensare piuttosto che sia stata indotta dalla voglia di sentirsi in qualche modo furba, di provare il piacere in qualche modo di avere fregato qualcuno. Certo non c’è proporzione con le cifre della corruzione legata ai grandi appalti, ma c’è un sottile filo comune che porta poi a tollerare comunque questo sistema corrotto che sta alla base di tutti i mali del nostro paese.