DIMISSIONI DI SERVIZIO.UN PASSO INDIETRO QUELLO DI VAROUFAKIS PER AGEVOLARE LE TRATTATIVE
Non avrà bevuto la cicuta come Socrate, accettando l’ingiusta condanna pur di non violare le leggi e la sua etica. Non sarà un gigante eroico, come Achille o Ulisse. Non sarà stato un geniale tattico come Temistocle. Non sarà ricordato come fondatore, custode e vate della democrazia , come Pericle. Non sarà stato un campione di simpatia e correttezza tattica nei rapporti con i colleghi. Forse, sarà invece ricordato come uno spregiudicato, un audace scommettitore seguendo la teoria dei giochi di cui è cultore, uno sfrontato, un giocatore d’azzardo.
Sta di fatto che la figura di Yanis Varoufakis in queste ore e in questi giorni svetta gigantesca tra i burocrati Ue vassalli della Germania e tutti gli altri capi di stato e governo.
Il suo azzardo, insieme con quello di Tsipras, anche se non è chiaro dove porterà, ha svegliato in modo dirompente le coscienze di un popolo e, in parte, di un continente, chiamato forzatamente a ragionare e pensare in modo nuovo, innovativo.
Certo, Varoufakis potrebbe in futuro essere ricordato come autore e fautore del disastro della Grecia, dell’Euro e della Ue, additato a nemico del popolo e causa dell’impoverimento di molte popolazioni.
Sta di fatto, tuttavia, che con le proprie dimissioni, Varoufakis ha dimostrato che è possibile far parte del governo di un Paese perché si crede di essere davvero al servizio di un popolo e non per ragioni personali di potere o prestigio o ricchezza. Anche laddove le scelte compiute, comunque sottoposte al giudizio di quel popolo intero, portino alla rovina e al caos.
Varoufakis sa che non sarà certo mai più chiamato, come economista, dai simposi dei colleghi legati alla dottrina pseudo liberista imperante in Europa e che non potrà certo aspirare a consulenze delle principali banche d’affari mondiali, che lo vedono come il fumo negli occhi.
L’ex ministro delle finanze greco, tuttavia, si è dimesso ed ha dato l’esempio ormai rarissimo di come almeno provare ad essere utile alla propria Nazione, anche sapendo fare quel passo indietro che tantissimi altri non avrebbero nemmeno mai sognato di fare.