RITORNO AL SARTORIALE CRESCIUTE NEL VENETO LE ATTIVITA’ ARTIGIANALI
“La sartoria artigiana è la culla dell’alta moda italiana – afferma Paride Geroli, presidente di Confartigianato Moda Verona -, ma negli ultimi vent’anni la sensazione è stata quella di un progressivo abbandono a se stessa, sacrificata sull’altare della moda di massa e delle griffe. Per fortuna la globalizzazione, la massificazione e l’omologazione hanno scatenato un fenomeno di pari forza ma opposto: la voglia di personalizzazione, originalità, qualità e buon gusto. Tutto questo sembra sia successo appena in tempo prima che ‘maestri e maestre’ italiani sparissero per raggiunti limiti di età e, con loro, il patrimonio di competenze, conoscenze e cultura unici al mondo”.
Dall’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato, con la presentazione dei dati sull’andamento del mestiere in Veneto e a Verona, emerge infatti che in due anni e mezzo – dal 2013 al primo semestre 2015 -, in regione le sartorie artigiane (e parliamo solo del confezionamento su misura escluse le riparazioni ed i taglia e cuci) sono cresciute del 7% con un saldo positivo di ben 44 attività. Il che ha portato a 661 le imprese attive. Un dato straordinario soprattutto se confrontato con il resto del Paese. A fronte di un peso del 7,6% sul totale di 8.674 sartorie italiane, in Veneto la crescita è stata incredibile e le 44 attività in più rappresentano un terzo del saldo totale che risulta essere di +120 sartorie nel periodo preso in considerazione.
Verona batte tutte le altre province venete in termini numerici, con le sue 154 sartorie e imprese di confezione su misura di abbigliamento, conteggiate al primo semestre 2015. Seguono Padova con 151 e Vicenza con 157. Dal 2013 ad oggi, il tasso di crescita del settore scaligero è stato dell’11,6%.