L’EXPORT FUORI DALL’EUROPA RAFFORZA L’ECONOMIA VERONESE
A giugno la produzione in aumento di oltre due punti percentuali l’occupazione supera il muro del più uno per cento
Prosegue con forza la risalita dell’economia veronese, che conferma i segnali positivi degli ultimi mesi.
La produzione industriale rafforza il suo trend, segnando nel 2° trimestre 2015 un +2,35% che conferma le previsioni del trimestre precedente e in linea con quanto emerso nel primo trimestre dell’anno. In aumento anche l’utilizzo della capacità produttiva normale o soddisfacente per 4 imprenditori su cinque.
Cardine del trend positivo dell’economia rimane l’export in particolare quello verso i paesi fuori dall’unione europea. Segna infatti un +3,52%, in linea con il trimestre precedente. Solamente un anno fa il valore delle vendite Extra UE era negativo e gli altri mercati si mostravano in sofferenza. Il mercato domestico è in lenta ma tenace ripresa. L’occupazione conferma il valore delle previsioni e si assesta per il secondo trimestre consecutivo su valori che scavallano il punto percentuale. Segna infatti un +1,25% a consuntivo e un +1,28% di previsione per il terzo trimestre. Il comparto dei servizi prosegue mantenendolo nel tempo un trend positivo. Il fatturato cresce e la capacità produttiva è normale o soddisfacente per l’88% degli imprenditori intervistati. Gli ordini in crescita garantiscono lavoro a medio e lungo termine per le imprese del settore. Le previsioni lasciano presagire un trend positivo anche per il terzo trimestre. Migliora infatti la ripresa dei mercati tanto che gli ordini interni ed esteri sono entrambi positivi, rispettivamente +2,70% e +2,46%.
“In questo secondo trimestre dell’anno- ha detto il vice presidente Centro Studi Alessandro Fedrigoni- si sono consolidati tutti gli indicatori positivi e questo non può far altro che incrementare il clima di fiducia delle imprese. In particolare anche sul territorio locale abbiamo prova di quella ripresa dell’occupazione che i dati nazionali sull’aumento dei contratti ci hanno segnalato.
Questo certamente è il risultato delle politiche del Governo e degli effetti del Jobs Act ma è anche la conferma di una ripresa della produzione che ora va assolutamente resa strutturale. Non possiamo pensare infatti di poter contare solamente sull’export e per questo ci aspettiamo politiche governative che possano rilanciare gli investimenti”.