LE FORBICI DELLA REGIONE SULL’AGRICOLTURA VENETA
“La scure dei tagli regionali si abbatte sulla ricerca, sulla promozione, sull’accesso al credito e sui fondi ai nostri centri di assistenza agricola. Per l’agricoltura veneta sarà un’altra batosta”.
Michele Pedrini, presidente provinciale e membro regionale di giunta della Confederazione italiana agricoltori (Cia), lancia un grido d’allarme sui tagli contenuti nel maxiemendamento della giunta Zaia, che va a modificare la Finanziaria regionale. Anche il settore primario, infatti, viene penalizzato fortemente con sforbiciate a fondi vitali per le imprese agricole del territorio. Secondo i conti della Cia all’agricoltura veneta verranno a mancare due milioni e 250 mila euro rispetto al 2014.
“Il primo taglio che balza agli occhi è quello di 200 mila euro alla lotta e profilassi delle malattie delle colture agricole – dice Pedrini -. Con questo taglio la Regione Veneto ammette esplicitamente l’insostenibilità e l’inutilità della ricerca che si produce sul nostro territorio. Un dietrofront intollerabile in un momento in cui aumentano le fitopatie in conseguenza del crescente scambio di merci e in cui servirebbe implementare la ricerca sulle nuove malattie, vedi la batteriosi e la moria che colpiscono i nostri kiwi, per far tornare competitive le nostre produzioni”.
Non meno grave la decurtazione di 750 mila euro per l’accesso al credito delle imprese agricole: “Lascia sconcertati l’incapacità della Regione di affermare la propria autorevolezza del sistema Veneto bancario – osserva il presidente della Cia -, per arrivare a un sistema di convenzioni diffuso con le banche al fine di garantire l’accesso al credito alle aziende agricole. Con il costo del danaro attuale il problema non è il tasso d’interesse ma, soprattutto, l’indisponibilità degli istituti di credito di concedere soldi a chi ne ha necessità”.
Gli altri due capitoli che verranno penalizzati saranno le produzioni di qualità, cui vengono sottratti 500 mila euro e i Centri di assistenza agricoli (Caa), che perdono 800 mila euro. Qui Pedrini non fa sconti: “Ai nostri Caa si tolgono soldi già messi in bilancio, necessari per gestire le attività burocratiche e amministrative legate ai programmi di intervento degli enti. Si trovano, invece, 400 mila euro per un intervento discutibile e inutile che riguarda i controlli funzionali per la zootecnia. Nulla si toglie, inoltre, al mantenimento di Avepa, l’agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, che porta a casa quasi 21 milioni come l’anno scorso nonostante le aziende agricole continuino a diminuire. Si spendono poi oltre 13 milioni per l’agenzia regionale per il settore agricolo, nonostante ricerca applicata e sperimentazione vengano fatte prevalentemente dalle aziende. La cosa sconcertante è che, su 77 milioni complessivi stanziati per il settore agricolo, 40 non interessano direttamente lo sviluppo dell’impresa”.
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