TRECENTO UCCELLI PER SOGNARE LA LIBERTA’: A VERONA LA MOSTRA FOTOGRAFICA DESTINATA AL CARCERE
Un picchio verde è intento a martellare un tronco di pioppo, un pettirosso offre cibo ai propri piccoli, una civetta fissa lo spettatore che la sta guardando.Alla Gran Guardia di Verona la Mostra Fotografica Naturalistica, Ornitologica e Ambientale allestita grazie al contributo di otto fotografi che hanno scattato, incorniciato e appeso trecento fotografie di uccelli dell’arco alpino italiano.
Tra i ritratti anche un raro gufo reale, uno fra le circa 300 coppie rimaste nei cieli d’Italia, difficile da incontrare e ancora di più da immortalare. Destinata a muri meno nobili dell’ottocentesco palazzo veronese, la mostra verrà trasferita fra sette giorni nella sezione femminile della Casa Circondariale di Montorio .“Inizialmente eravamo partiti con l’idea di allestire una mostra naturalistica per i carcerati”, spiega Isidoro Furlan, comandante provinciale del Cfs “ma l’idea è piaciuta molto al sindaco Flavio Tosi che ci ha offerto la Gran Guardia perché potessero vederla tutti gratuitamente, soprattutto i bambini delle scuole”.
Non a caso, i quadri sono stati appesi ad 80 centimetri da terra, a visione di bambino. Anche se, a qualunque altezza la si guardi, l’espressione della libertà provoca in tutti un’emozione profonda, adulti e bambini, uomini liberi e detenuti.