LE CASSETTE DEI MERCATI NON FANNO FORMAZIONE.
Meno vacanze e più lavoro per gli studenti.La proposta del ministro Poletti fa discutere.
Fanno troppe vacanze gli studenti italiani? Il Ministro del lavoro non ha alcun dubbio: sì. Troppi giorni senza fare nulla. Ed auspica, dunque, che in estate facciano attività di formazione, citando l’esempio dei propri figli che andavano al mercato a scaricare le cassette della frutta.L’Italia certamente ha il periodo più lungo di vacanze estive. Ma questo non significa affatto che gli studenti italiani studino meno o stiano a spasso di più dei colleghi europei.La provocazione di Poletti ha un senso solo se riferita a ragazzi di almeno 15 anni, che potrebbero in effetti già avviare un’attività lavorativa o, quanto meno, formativa o, comunque, di ponte tra scuola e lavoro. Occorre, in proposito, tenere presente che molte regioni incentivano (talora anche finanziariamente) i tirocini estivi, riservati a studenti degli ultimi anni, esattamente allo scopo di avvicinare i ragazzi alle attività lavorative. Tuttavia, si tratta di iniziative a macchia di leopardo, poiché le risorse provengono spesso dal Fondo sociale europeo e non sempre sono disponibili. Il problema vero, per gli studenti delle superiori, dunque, non sembra tanto la durata delle vacanze, ma la sussistenza di risorse, sia finanziarie, sia organizzative, per gestire un sistema di incentivazione alla realizzazione di forme di collegamento tra scuola e lavoro che non consistano nell’acquisizione di manodopera a buon mercato per le imprese, e si rivelino occasione di formazione davvero utile e coerente col percorso di studi per i ragazzi.
L’esempio dei figli del Ministro che andavano a caricare e scaricare cassette della frutta, in proposito, non appare particolarmente felice. Se da una parte rivela la buona volontà della genìa ministeriale, dall’altra non sembra affatto un’attività di particolare e specifica formazione qualificante.
L’intervento di Poletti, dunque, può rivelarsi utile se finalizzato alla costruzione di un sistema di collegamento di qualità tra scuola e lavoro. Non appare particolarmente significativo se è solo una “scandalistica” misurazione della durata in settimane delle vacanze estive.