Donne e uomini : diversità e disparità di genere
SIMONETTA TREGNAGO- Presidente Commissione Pari Opportunità Regione Veneto –
Negli ultimi anni mi sono occupata di disparità di genere dal punto di vista femminile, in uno sforzo continuo di sensibilizzazione sulle discriminazioni che ancora esistono nella nostra società. La nostra Costituzione pone ben chiare le basi legislative per cui in Italia non dovrebbero esistere differenze di alcun genere tra uomo e donna, ma chi vive nel quotidiano il lavoro, la famiglia, la politica, le relazioni interpersonali da essere umano di genere femminile si trova spesso a scontrarsi con soggetti che tardano ancora a considerare la parità come una realtà consolidata.
Più che una questione di genere mi sembra una questione di potere.
E’ evidente che chi ha tenuto ben saldo tra le sue mani il potere fino ad oggi, ha parecchie difficoltà a condividerlo. Noi donne siamo ormai pronte ad assumerci il ruolo di guida anche della cosa pubblica. Siamo consapevoli di quanto interessante potrebbe essere il nostro contributo, al di là delle mere logiche di partito e di potere, semplicemente come esseri umani che portano con sé un cospicuo bagaglio di conoscenze, esperienze, capacità personali.
Certo è sempre più difficile far conciliare i tempi di vita familiare con i tempi del lavoro e i tempi della politica, tutti onerosi per impegno e disponibilità.
Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, ovvero che all’impegno lavorativo fuori casa delle donne corrispondesse una maggior condivisione di compiti tra i partner dentro casa, in realtà sono ancora le donne a sostenere la maggior parte del carico di lavoro destinato alle attività domestiche e alla cura di figli e familiari. I numeri che vengono rilevati parlano chiaro: nel caso di coppie in cui lavora solo l’uomo, la donna svolge l’80% del lavoro familiare; se entrambi i partner lavorano, lo squilibrio diminuisce ma non di molto dato che la donna continua a farsi carico del 70% delle incombenze familiari. Per non parlare del ruolo fondamentale di cura dei figli e delle persone anziane della famiglia: chi vive questa realtà sa bene di cosa sto parlando.
Nelle ultime tornate elettorali amministrative abbiamo visto un incremento della presenza delle donne nei Consigli comunali in Veneto (il 22% nel 2013 e il 32,1% nel 2014) e nelle Giunte (il 41,2%nel 2014) grazie a un sistema elettorale che prevede la doppia preferenza di genere e quindi un meccanismo che non discrimina la candidata donna a favore del candidato uomo, storicamente e culturalmente più inserito nel sistema politico e istituzionale.
Le azioni politiche a favore del benessere di ogni cittadino e cittadina non sono patrimonio esclusivo della sensibilità femminile, ma penso che certe situazioni non siano nemmeno immaginate da chi non se ne è mai minimamente occupato nella propria vita: parlo di scuola, disabilità, emergenza abitativa, violenza domestica, e tanto altro.
Essere donna non è facile, ma è bellissimo. Insieme ce la possiamo fare.