SENTINELLE E TAGLIATELLE: NELLA PIAZZA FU SILENZIO.
Mentre in Irlanda un referendum popolare modifica la Costituzione legittimando i matrimoni omosessuali, in Italia proliferano ancora irrisolvibili conflitti tra chi è a tutela dei diritti delle coppie gay e chi invece si scaglia a difesa della famiglia tradizionale. E quando tutto sembra essere stato già detto, l’unica arma che rimane alla contestazione è il silenzio. A Verona, in piazza dei Signori, lo scontro ha prodotto esiti paradossali. Da una parte un tappeto di ombrelli colorati sotto ai quali i rispettivi proprietari stavano in piedi leggendo libri, opuscoli o riviste; dall’altra un gruppo di giovani, riparati dalla pioggia solo dagli scolapasta che indossavano in testa, che mangiavano spaghetti. In mezzo i poliziotti, in silenzio anche loro, che si guardavano attorno spiazzati ed indecisi sul da farsi.
Si tratta, per il primo gruppo, delle Sentinelle in piedi, un movimento di protesta pacifico e silenzioso che difende i valori della moralità cristiana. Si danno appuntamento nelle varie piazze italiane con dei libri in mano, rivendicando tacitamente la libertà di espressione, baluardi della lotta contro i matrimoni omosessuali, l’adozione per i single e le coppie di fatto.
In risposta arriva la provocazione dei membri della chiesa pastafariana, corrente religiosa che ricalca i principali culti monoteistici e fa satira sul creazionismo, per i quali la famiglia tradizionale è qualunque gruppo di persone che si sieda assieme davanti ad un piatto di pasta.
Alla silente lettura delle Sentinelle, i pastafariani rispondono mangiando tagliatelle perché “il rumore non può imporsi sul silenzio, ma il buon gusto sì”. E a chi li prende per buffoni e blasfemi rispondono porgendo l’altro lato della lasagna.