QUANDO L’ANTIMAFIA E’ SOLO UN BLUFF.
Per anni ha fatto comodo celebrarlo come icona vivente dell’antimafia,adesso tutti contro sconcertati nel vedere e nell’ascoltare le intercettazioni. Pino Maniaci direttore di Telejato piccola emittente locale siciliana non si è modificato. Lo conosco da molti anni ed è sempre lo stesso,un personaggio folkloristico, espressione tipica di un localismo grezzo. Si muove in un contesto dove la mafia la sfiori anche se non la vedi.Lui col suo fare esuberante,con quella sua cadenza dialettale di cui si compiaceva come se fosse espressione di virilità non aveva nè arte nè parte come si dice da quelle parti. Aveva creato questa piccola emittente animata fondamentalmente dal suo nucleo familiare con la quale cercava di sbarcare il lunario in un contesto dove la raccolta pubblicitaria non può certo essere una risorsa.Si muoveva nel sottobosco politico come un giornalista che poteva dire e non dire. Su di lui l’accusa di estorsione, con un sindaco che davanti alle telecamere nascoste si svuota le tasche per raggranellare alcune centinaia di euro,troppo poche per considerarle una mazzetta come si deve. Diceva in video quel che solitamente diceva nella realtà senza valenza professionale. Mi sono chiesto come mai questo personaggio , che mi sta pure simpatico, possa essere stato catapultato sull’altare degli eroi dell’antimafia, ogni volta che lo vedevo muoversi sulla ribalta mediatica nazionale,mi veniva da sorridere, così come mi viene da sorridere adesso che lo configurano come un grande estortore. Lui è rimasto sempre lo stesso è sempre stato così . Ha visto che accreditarsi come paladino antimafia qualche euro poteva raggranellarlo e ci marciava sopra. Poi gli altri hanno fatto il resto, premi, convegni, scolaresche in visita alla sua tv, un’attenzione mediatica spropositata. Di una cosa comunque sono certo che quando Sciascia parlava dei professionisti dell’ antimafia non si riferiva a lui. Questa è solo un’espressione dilettantesca