MUSEI MENO PROTETTI DEI CENTRI COMMERCIALI
“Hanno espresso il valore dell’arte in milioni di euro” Lo psichiatra Vittorino Andreoli è indignato per la quantificazione del danno riportata dai media dopo il furto dei dipinti di Castelvecchio. I musei sono luoghi dedicati all’arte, alla bellezza e non possono essere trattati come dei centri commerciali. Non sono contenitori di merce,sono templi della cultura che raccolgono intelligenza e sensibilità che l’uomo ha saputo produrre nel tempo. Ma anche in un paese come l’Italia dove c’è il 70 per cento del patrimonio artistico dell’umanità, sono i centri commerciali ad avere più attenzione. Certamente dispongono di sistemi antifurto molto più efficaci di quelli che possono esserci in un museo come quello di Castelvecchio. Sgarbi ha lanciato il suo anatema;”E’ capra chi il sabato preferisce passeggiare in un’area commerciale piuttosto che visitare un museo.” Diciamocelo francamente noi italiani non abbiamo grande attenzione e cura nei confronti dell’immenso patrimonio artistico che possediamo. A Pompei si lasciano cadere le case romane,ad Agrigento si costruisce accanto ai templi greci, La nostra attenzione è rivolta ormai ai beni di consumo.Non c’è tempo, nè spazio per riflessioni culurali,per dare un senso alla nostra esistenza.Il nostro tasso di soddisfazione è ormai legato alla quantità dei beni che possiamo riuscire ad acquistare. Siamo sottoposti ad un continjuo impoverimento culturale che ci porta ormai a non dare più valore neanche alle parole, che sempre più diventano suoni e prive di significato. Ormai le tv con i loro talk trasmettono flussi di verbosità sterile di cui politici di varia espressione diventano portatori. Nell’indifferenza totale assistiamo a processi decisionali che ci riguardano e di cui non ci rendiamo per niente responsabili avendo ormai rinunciato a scelte consapevoli. Solo eventi straordinari come il furto che professionisti hanno messo a segno al museo di Castelvecchio di Verona richiamano la nostra attenzione e mettonoa nudo le nostre pecche , ma è un effetto che dura poco. Basta l’uscità di un nuovo modello di telefonino per riportarci ad una quotidianeità fatta di offerte speciali.