ARRESTATI CON DOCUMENTI FALSI PER EFFETTO DEL NUOVO DECRETO ANTITERRORISMO.DUE SIRIANI SORPRESI IN AEROPORTO DALLA GUARDIA DI FINANZA
Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi” e’ l’ipotesi di reato contestata dalla Guardia di Finanza di Verona, in applicazione del nuovo decreto antiterrorismo, ai due soggetti di origine siriana tratti in arresto presso lo scalo veronese sabato scorso. I finanzieri hanno applicato per la prima volta la recente normativa, che tra le altre cose, ha introdotto, per il reato di “possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi”, l’obbligo di arresto in flagranza di reato. In tale ottica ed in linea con le importanti novità apportate, nell’ambito dei controlli svolti sui passeggeri e sui bagagli presso l’Aeroporto Valerio Catullo, tesi a contrastare i traffici illeciti ed a prevenire e reprimere la commissione di reati, sono stati fermati, dagli uomini della Compagnia di Villafranca, due cittadini di origine siriana, in arrivo da Rodi, che, confondendosi tra i turisti, tentavano di eludere i controlli. Bloccati dai finanzieri all’atto del controllo documenti, esibivano carte di identità italiane, apparentemente rilasciate dal Comune di Trapani, fingendosi commercianti proprio della cittadina siciliana. Le foto, ben apposte sui documenti, corrispondevano ai due soggetti fermati. Tuttavia un controllo più approfondito e l’analisi dei passaporti rilasciati dalle autorità siriane e rinvenuti nei bagagli durante le perquisizioni, confermavano l’utilizzo di carte di identità false recanti nomi di fantasia non corrispondenti a quelli reali riportati sui passaporti.