APPROVATO CON FIDUCIA L’ITALICUM, LA SCUOLA SCENDE IN PIAZZA. LA POLITICA NON FA SINTESI.
I parlamentari nominati hanno promosso l’Italicum, e la piazza dei docenti ha sonoramente bocciato la riforma della scuola. Ormai la politica sta diventando un delirio. E’ vero che per tanti anni non si è fatto quasi nulla, ma non per questo adesso si deve pensare che in un baleno si possa cambiare l’Italia. Non è così semplice come sostituire la parola vita alla parola morte nell’inno nazionale, che magari può funzionare come anatema contro i i gufi ma certamente non risolve i problemi ai tanti che in questo momento vivono un grande disagio. La corsa alle riforme è scandita da una serie di scadenze che per il governo sembrano urgentissime ma che forse sono lontane dai cittadini. E’ stata approvata la legge elettorale, con la forzatura della fiducia, diventerà operativa nel 2016 , poi i segretari dei partiti potranno nominarsi il nuovo parlamento al 70 per cento. E’ passata tra tante polemiche dei partiti accompagnata da una grande indifferenza da parte dei cittadini. Le urgenze del paese in questo momento sono ben altre e non si risolvono in 140 battute. Nonostante i provvedimenti adottati la disoccupazione aumenta, la ripresa non parte nonostante i fattori esterni siano positivi. C’è un tesoretto che ogni tanto fa capolino e che poi scompare. Gli 80 euro sono stati l’unico provvedimento di cui alcuni italiani si sono accorti e di cui ancora si discute sulla sua natura . Una distribuzione che è costata dieci miliardi e che secondo qualcuno avrebbe portato a un aumento delle tasse. E adesso arriva la sentenza della Corte Costituzionale che boccia la riforna Fornero per la parte che riguarda la perequazione delle pensioni. Da 5 a 16 miliardi che lo stato deve restituire. Dove recuperare questi soldi? Qui è tutto un marasma, ” cioè bordello ” come direbbe lo sfigato nè black nè bloc. C’è una parte del paese che vive di pancia e per la quale può andar bene il pensiero semplice dell’hashtag , ma c’è una parte che affronta con razionalità la complessità del sistema. Due componenti chiamate comunque ad esprimere il consenso per il governo del paese. In Italia non è facile fare sintesi.