A NEW YORK PER IL TENNIS IL PREMIER APPLAUDE E SORRIDE MA NON PUO’ TIFARE QUANDO L’ITALIA GIOCA CONTRO L’ITALIA.
Memore di quel che è successo a Marino per non esserci stato durante lo svolgimento dei funerali di Casamonica,avrà pensato che la sua assenza avrebbe potuto provocare indignazione nell’opinione pubblica. Aboliti tutt gli impegni, i 40 anni della Coca Cola a Nogara e l’inaugurazione della Fiera del Levante,il premier Renzi è volato a New York per la finale di Tennis che vedeva in campo due Italiane:Vinci e Pennetta. Italia contro Italia. Certo deve essere stata una bella sofferenza per lui, assistere ad un incontro senza poter neanche tifare. Già non sarebbe elegante per un premier tifare per un’italiana contro un’altra italiana. Quindi ha assistito all’incontro , moderatamente plaudente come lo hanno ripreso le telecamere di Sky.In ambito sportivo abbiamo il ricordo del presidente Pertini esultante in Spagna per la vittoria dei mondiali di calcio. Lui invece non ha potuto esultare per la vittoria di Flavia Pennetta.Si è dovuto mostrare moderatamente sorridente. Non ha potuto mostrarsi istituzionalmente composto con la mano in petto durante l’esecuzione dell’inno nazionale, perchè non c’è stato. Non c’era in campo la nazionale di tennis a giocare. Era un incontro tra due professioniste . Qualche maligno ha ipotizzato che la sua presenza per questo incontro americano avrebbe potuto essere un momento di promozione per la propria immagine, ma non si può dire che questo ci sia stato. Le telecamere di sky non sono state molto generose, solo qualche inquadratura sorridente e moderatamente plaudente. Ci si chiederà, ma allora che ci è andato a fare? Sarà stata la sua passione per il tennis? Ma invece di creare malcontento tra chi lo aspettava e chi teneva alla sua presenza istituzionale per un evento importante per il sud come la Fiera del Levante, non poteva tranquillamente vedersela in tv? Ma adesso per favore non facciamo la solita polemica sull’uso dell’aereo di stato e sui costi, si tratta pur sempre del nostro Presidente del Consiglio.